...una persona è allo specchio...una persona guarda un’altra persona...due persone sono in treno con un finestrino dietro...due persone scambiano due parole...potrebbero vedersi ma anche non vedersi...potrebbe dare l’idea della lontananza...un papà cerca di parlare ad un bimbo...quello che senteno su quello che vedono...due teste stanno parlando...stanno parlando e si guardano allo specchio...due facce tristi spettegolano...l’ombra...un confronto...tensione...trasmette dialogo...comunicazione...spiegazione...tranquillità...armonia...difficolltà di comunicare...un adulto cerca di parlare con un bimbo...comunicazione differente per i due, ed in difficoltà per l’ostacolo...due persone osservano qualcosa...potrebbero guardarsi allo specchio e vedere loro stessi...c’è un passaggio di informazioni...due persone si guardano...staticità...uno specchio...la proiezione di una cosa più grande su una più piccola...una persona parla a se stessa...parla e l’altro è il riflesso scuro...una è la parte oscura e l’altra è quella visibile...suggerisce umanità, dialogo, comunicazione...il logo di un libro di storia, scienze umanistiche, psicologia...l’uomo guarda dentro se stesso...nei musei ci sono le opere fatte da noi quindi vedere ciò che siamo noi...quello che abbiamo inventato...sono identiche, simmetriche come davanti ad uno specchio...fanno pensare ad un confronto interiore...necessariamente è la stessa persona che si guarda allo specchio...confronto con se stessi...un confronto con se stesso dove una parte è dominata...una parte profonda ed una superficiale della medesima persona...due teste di una statua....due profili...un signore una signora...due profili pelati che non dicono niente...due in prigione parlano...è uno specchio...due alberi...io guardo dentro me stesso...il presente guarda il suo passato...il limite cerca il suo pieno...l’uomo che guarda l’arte...l’arte che lo aspetta...una prospettiva...due lampade da comodino..